mitra

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Mitra
Mitra
manifattura napoletana
XIII; XIV secolo
oro, argento, gemme, paste vitree, tessuto, perle, smalti de plique su oro, smalti opachi champlevè su argento, smalti traslucidi

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Lo straordinario copricapo vescovile è considerato la più preziosa mitra del medioevo europeo.
Il fondo è decorato da circa 19.330 perline orientali che descrivono motivi a fogliami di eleganza gotica. In titulo e in circulo sono applicate lastrine d’oro che recano gemme cabochon circondate da altre piccole gemme e perle. Sul retro sono ancora in essere tre quadrilobi in oro con smalti de plique decorati da delicati elementi vegetali che, insieme alle lastrine rettangolari e quadrate lavorate a filigrana, sono da ricondurre stilisticamente alla produzione dei laboratori orafi siciliani di XIII secolo.
Per i piccoli gigli del coronamento ed il confronto con la mitra dipinta da Simone Martini nel san Ludovico da Tolosa di Capodimonte, la mitra è stata riferita ad un atelier della corte angioina, che l’avrebbe realizzata su commissione di Carlo II d’Angiò entro il 1297, anno della consacrazione di Ludovico a vescovo di Tolosa.
Più verosimilmente, stando alle fonti documentarie, la mitra fu fatta realizzare dal vescovo amalfitano Andrea de Alaneo (1294-1319) secondo il moderno gusto gotico, ma riutilizzando le lastrine di produzione siciliana d’epoca normanna che un tempo decoravano una mitra più antica, oggi non più esistente, commissionata dal vescovo Filippo Augustariccio.

 

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