Chapel
Cappella del Salvatore
seconda metà del XIII secolo
Affreschi e stucchi
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La presenza nella nicchia del Cristo Pantocrator induce a riconoscere questa cappella come quella intitolata al Salvatore da Gentile Guizono o Guinzoni nel 1348, anche se il ciclo pittorico mostra di essere antecedente a questa data. È l’unica cappella che conserva buona parte dell’unitaria stesura pittorica originaria, sebbene alcune figure siano acefale e lo stato di conservazione molto frammentario. Campeggia al centro il Cristo trionfante, a cui manca il volto, raffigurato con le braccia aperte, la mano destra benedicente e l’altra con il libro delle Sacre Scritture. I panneggi delle vesti sono marcati da intense lumeggiature. Tra i raggi di luce stilizzati si staglia, più in alto, la colomba dello Spirito Santo, mentre nel sottarco, racchiuso in un clipeo, figura il busto di un angelo dalle forti ombreggiature che sottolineano gli occhi. Sui lati sono presenti due santi anonimi benedicenti, recanti entrambi un rotolo. La decorazione della maggiore delle cornici è costituita da un’elegante successione di quadrilobi.